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Gerusalemme

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Ho capito che non basta morire.
Le acque del perdono
non bagnano la sera.
Ho viaggiato
fra reliquie e respiri,
mi ha vinto la vita. 
Sono un uomo
sbagliato
ingannato.
Gracili, maldestre ragioni
oltraggiano il profilo della verità.
Gerusalemme è a un passo
dalla mia croce.

 Arcangelo Galante - 28/03/2020 10:38:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Questo testo introspettivo è stato scritto per narrare un periodo difficile, che ha probabilmente significato molto.
Parole riflessive e malinconiche, paiono esprimere, coi versi, rabbia ed un senso di malessere, per un dolore che, irretendo l’anima, infastidisce il poeta, sino a farlo sentire vicino alle prossimità di Gerusalemme, terra contraddittoria in quanto culla di indicibile spiritualità, ma pur di antiche controversie storiche e recenti.
Accettare il doloroso momento, forse, è l’unica soluzione, in virtù del suo passaggio e di un futuro allontanamento dall’esistenza.
Descrizione di uno stato d’animo molto realistico e chissà, da quanti naviganti, similmente provato!

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